Nazionale

Uisp sulla Domenica sportiva con Matti per il calcio

Lo sport sociale fa notizia: la più nota rubrica sportiva italiana ospita la Rassegna nazionale, grazie al servizio di Luca Cardinalini

 

Si è svolta dal 25 al 27 settembre, a San Benedetto del Tronto, la XVII edizione di Matti per il calcio, la rassegna nazionale dedicata a medici, educatori, pazienti dei centri di salute mentale e le loro famiglie. Un evento che permette di unire pazienti e addetti ai lavori che, a prescindere dai ruoli rivestiti durante l'anno, permette a tutti di indossare i pantaloncini, gli scarpini, i guanti, senza distinzioni. Il risultato è irrilevante; in quei giorni la vera vittoria sta nel partecipare, scendere in campo e condividere ogni momento, dallo spogliatoio all'albergo.

La manifestazione è stata molto seguita dai media locali e nazionali, in particolare dalla Rai, che ha mandato in onda nella trasmissione La Domenica Sportiva un servizio realizzato dal giornalista Luca Cardinalini, che apre il servizio affermando: "Visto dai campi di San Benedetto del Tronto il manicomio vero sembra il calcio dei grandi, dei soldi, delle classifiche". Questa frase racchiude l'essenza di "Matti per il calcio": l'iniziativa non è una semplice parentesi sportiva, è un modello di società più sana, dove le distinzioni tra utente del centro di salute mentale, medico ed educatore svaniscono per lasciare spazio all'essere umano.  

"Possiamo dire che il calcio è terapia; lo vediamo in questi giorni sul campo, lo vediamo negli occhi, nella felicità di questi ragazzi, correndo dietro un pallone per la gioia di stare insieme. Viviamo una fase storica molto complicata, però vedendo i nostri matti per il calcio in campo guadagniamo una buona dose di fiducia e di ottimismo verso il futuro", afferma Tiziano Pesce, presidente Uisp nazionale.

GUARDA IL SERVIZIO DI LUCA CARDINALINI NE "LA DOMENICA SPORTIVA" SULLA RAI

Marilù Moalli, psichiatra, afferma: "Qui abbinano lo sport, quindi lo stare con gli altri, al divertimento. Alcuni non andavano in vacanza da anni, altri aspettano questo momento per fare le loro vacanze e quindi è importantissimo. È un momento di libertà e di riabilitazione a 360 gradi". (A cura di Federico Cherubini)